La classe IVF( ora VF) ha vinto il secondo premio nazionale del concorso nazionale Premio Attilio Manca per: “Fumetti e Cartoni dicono NO alla mafia”

 

La classe IVF( ora VF) ha vinto il secondo premio nazionale del concorso nazionale Premio Attilio Manca per:Fumetti e Cartoni dicono NO alla mafia”, anno scolastico 20190-20, indetto Associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli Milano.

Premio Attilio Manca per:Fumetti e Cartoni dicono NO alla mafia”, 

“Fumetti & Cartoni dicono No alla mafia". Per la sezione, scuole secondarie di secondo grado, la classe IVF (ora VF) del liceo artistico ‘Gaetano Chierici’, ha vinto il secondo premio di questo concorso nazionale, anno scolastico 20190-20, indetto Associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli Milano.

La notizia è giunta in questi giorni, con grande entusiasmo e soddisfazione della docente, che ha coordinato la classe, Savina Lombardo, e della classe e dei ragazzi, che hanno disegnato il fumetto vincente che è stato premiato. 

La cerimonia della premiazione si è svolta online  con i saluti di Giovanni Ferretti De Luca (sindaco del comune di Rozzano),Davide Serranò(sindaco del Comune di Locate di Triulzi), Antonella Violi (sindaco del comune di Lacchiarella) e gli interventi di Monica Barbara Mansi( dirigente Scolastico IC “Monte Amiata” di Rozzano), Pino Cassata ( presidente Associazione "Peppino Impastato e Adriana Castelli" Milano), Annamaria Conoscitore (vicepreside Liceo Artistico “Fausto Melotti” di Lomazzo), Elena Croce (insegnante Scuola Primaria IC "Monte Amiata" di Rozzano), Linda Grasso (presidente Associazione “Attilio Manca”), Angelina Gentile Manca (mamma di Attilio Manca). 

Gli studenti del Chierici hanno attuato, ben prima della sua entrata in vigore obbligatoriamente, nei curricoli delle scuole, l’insegnamento di Educazione civica, con un’alta prestazione ed un altrettanto grande talento, perspicacia e, soprattutto, coraggio: la denuncia della mafia. 

C’è ancora mistero sulla morte di Attilio Manca, la cui morte risulta ancora per overdose.  Attilio Manca, noto urologo siciliano, è morto nella sua casa di Viterbo il 12 febbraio del 2004. Nel suo polso sono state trovate due fori e sul pavimento c’era una siringa. La ricostruzione della sua morte è stata contestata dai genitori: Attilio Manca, secondo la loro ricostruzione, l'urologo sarebbe entrato in contatto con il capomafia, Bernardo Provenzano. L’inchiesta è stata riaperta, le indagini proseguono. 

Gli studenti della IVF hanno pensato che proprio la mamma lotti con coraggio per la verità sul proprio figlio. Un caso difficile, ancora oggi ci si chiede qual è la verità. I familiari non credono nel suicidio, ma chi avrebbe ucciso, Attilio Manca, se non si tratta di suicidio?  

Il fumetto realizzato da: Bright Amankwa, Nicole Casarini, Ying Lin, Mario Farris, Chiara Porettied, che così , spiegano il loro operato:” In questo fumetto abbiamo voluto raccontare, in un modo un po’ originale, la storia di Attilio Manca, l’urologo siciliano che, dopo aver visitato il boss mafioso Bernardo Provenzano, è stato ucciso, perché aveva scoperto l’identità del suo paziente. Nonostante ciò, il suo caso è stato archiviato come suicidio. 

Abbiamo preso le informazioni e alcuni spunti da interviste fatte alla madre, al padre e al fratello di Attilio, del quale abbiamo citato una frase nell’ultima pagina di questo fumetto: “Noi abbiamo ricevuto un’educazione edulcorata, siamo stati protetti in una campana di vetro. Voi, voi abituate gli studenti all’esistenza del male”.

Questa è uno stralcio della lettera inviata all'insegnante dagli organizzatori del premio: “Siamo a ringraziarvi di cuore per l’impegno che avete profuso in un momento così delicato della vita della scuola.  Vi preghiamo di farvi tramite verso i vostri scolari e studenti, affinché giunga il nostro grande ringraziamento ed abbraccio. Siete stati tutti meravigliosi nel dire No alla mafia.  Siamo certi che i tanti semi che sono stati piantati daranno i loro frutti.  

Vi annunciamo sin d’ora che con il prossimo anno scolastico non indiremo un nuovo concorso perché non vogliamo diventare un concorsificio, ma bensì ci impegneremo a valorizzare quanto ci avete trasmesso.

… Concorso “Fumetti e Cartoni dicono NO alla mafia” a cui avete partecipato con tanta passione”.

MB

 

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