Dal museo della tarsia di Rolo ai Chiostri benedettini di San Pietro a Palazzo Malaspina in città

Questi i tesori d’arte che la delegazione Fai di Reggio fa scoprire ai reggiani

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Li spiegheranno 160 apprendisti ciceroni della scuole: Ariosto Spallanzani, Chierici, Moro, Motti

 

La delegazione Fai di Reggio, parte dal museo della tarsia di Rolo, per le Giornate d’Autunno: sabato 15 e domenica 16 ottobre, fa scoprire al largo pubblico, anche: i chiostri benedettini restaurati di San Pietro, la chiesa di San Pietro apostolo e Prospero vescovo, il settecentesco palazzo Malaspina. ”Un programma attuato dal Fai- annuncia la capo delegazione, Roberta Grassi- con 160 apprendisti ciceroni delle scuole: Ariosto - Spallanzani, Chierici, Moro, Motti e per Rolo, alunni delle medie e volontari del museo della tarsia. Il Fai ha organizzato, per sabato, un concerto straordinario per organo, aperto alla cittadinanza, con musiche barocche: ‘Flatus voci’, alle 21, nella chiesa di San Pietro e Prospero, col soprano Annalisa Ferrarini e Leonardo Pini all’organo”. I due chiostri di S. Pietro sono unici nel reggiano, di matrice cinquecentesca, dotati di un grande complesso di orti e cortili. Il chiostro piccolo è stato realizzato tra il 1524 e il 1525 da Bartolomeo Spani, artista celebre a Reggio, di impianto rinascimentale modulare. Il chiostro grande della seconda metà del ‘500, è di Prospero e Francesco Pacchioni, sul modello di Palazzo Te a Mantova, disegnato da Giulio Romano, con bugnato alle pareti e finestre timpanate, nicchie decorate da statue di santi. La Chiesa di San Pietro e Prospero è di un manierismo barocco controriformista, con un’unica navata, transetto, cupola, cappelle laterali, con dipinti del’600, di scuola barocca emiliana: Alessandro Tiarini, Giovan Andrea Donducci (Mastelletta), Pietro Desani, Camillo Gavassetti e il grande Luca Ferrari da Reggio. I dipinti: la Consegna delle chiavi a Pietro, di Domenico Tintoretto e l’Adorazione dei Magi di Procaccini sono alla galleria estense di Modena, un’opera del Guercino è andata dispersa. Palazzo Malaspina, voluto dai Cassoli, conti di Vezzano e Sedrio, passò ai Malaspina e ai Fontanesi, proprietari dal 1942. Ha una facciata neoclassica, ridisegnata nel 1859 da Paolo Croppi, con lesene, marcapiani, mascheroni simili a palazzo Ruini, un balcone fra i più lunghi della città, con parapetto in ghisa lavorata e ornata con lo stemma dei committenti. Il palazzo è arieggiato da un cortile porticato, con nicchie e statue dai soggetti classici, uno scalone monumentale, decorato di stucchi, affreschi e statue. Il piano nobile ha un’infilata di stanze con decori dell’800 di scuola del Carnevali, affreschi a grottesche, motivi geometrici e ritratti di celebri letterati. Le pareti non affrescate, sono rivestite di seta damascata. A Rolo si scoprono le meraviglie degli intarsi lignei al museo della tarsia, l’oratorio di piazza della Madonna del Carmine, la sagrestia lignea della pieve medioevale di San Zenone. L’arte rolese della tarsia è rilevanza importante nella storia dell’’ebanisteria italiana, come ha spigato il sindaco di Rolo Luca Nasi. Gli assessori del Comune di Reggio Annalisa Rabitti (cultura) e Lanfranco De Franco (Partecipazione) sottolineano come i chiostri siano, con i Musei i due poli culturali più importanti e vivaci della città, i chiostri, inoltre, con un restauro rigenerativo hanno ripreso, come in origine, la vocazione culturale e sociale. Un’imponete operazione, dunque, organizzata con don Alessandro Ravazzinib( chiesa San Pietro e Prospero), gli assessori del comune di Reggio: Annalisa Rabitti e Lanfranco De Franco, Luca Nasi (sindaco Rolo) diocesi, curia, Giorgia Fontanesi per palazzo Malaspina, Fondazione I teatri, Leonardo Pini (musicista), Protezione civile.

Aperture:

Chiostri (15 e 16:10/13.15 e 15/18.30);

Palazzo Malaspina (solo il 16 6: 9.30/13.15 e 14.30/18.15);

Chiesa San Pietro e Prospero (il 15: 10/13.15; 17.30/19.30);

Rolo (il 15: 14.30/18.30; il16: 9.30/13 e 14.30/18.30).

Prenotazioni e info: https://fondoambiente.it/il-fai/

MB