Premio di studio: “Giulia Maramotti”

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Il monito e l’invito di Luigi Maramotti: “Lavorare con le manie e trasformare la tela: il digitale non può sostituire la ricerca manuale e la creazione di Moda”

 

Premiati studentesse e studenti del Chierici e del Nobili


All’insegna del recupero degli oggetti ‘trovati’ e del creare a mano, seppur dopo una prima ricerca digitale, si è svolto, col titolo: “The fashion behind chapter 1(la moda dietro il capitolo 1), il premio di studio: “Giulia Maramotti”, promosso dalla Fondazione omonima e dal Soroptimist club, per gli studenti di fashion design del liceo artistico Gaetano Chierici e del settore Moda dell’istituto Nobili. Gli esperti Marcella Sabbatini e Diego Salerno (Max Mara), tramite incontri, hanno supportato nella progettualità allineata a quella aziendale, gli studenti delle due scuole. I ragazzi, nell’anno scolastico: 22/23, hanno operato in team sul tema: “Come si delineano i trend di stagione”, e individualmente sulla giacca come must have. Nell'Aula Magna Pietro Manodori di Unimore si tiene la manifestazione con la consegna, agli studenti del Liceo Chierici e dell'Istituto Nobili i premi del concorso: “Giulia Maramotti”, voluto dalla famiglia Maramotti e dal Soroptimist Club di Reggio Emilia. 

Dialoga con gli ospiti e conduce il premio: Maria Chiara Spallanzani, presidente Soroptimist club, dicendo che il premio è di empowerment per le donne e i giovani, così come ne è entusiasta Giovanna Galli, (docente Unimore/Comunicazione/ economia), che auspica un proseguimento degli studi per gli studenti all’università. La discussione cade su digitale e manualità. Luigi Maramotti (nipote di Giulia Maramotti e mamma di Achille che ha fondato Max Mara group) a proposito afferma:” Quello della moda è un mestiere, noi andiamo a cercare le persone, le esperienze pratiche. Mia nonna, quando avevo 8 anni, nel’65/’66, mi ha insegnato a cucire a macchina, mia madre ne fù scandalizzata. La nonna la zittì dicendole:’ Non gli farà male’. Quello che si impara lo si ha sempre per la vita, occorre consapevolezza e imparare con le mani, la dimensione del virtuale non può divenire sostitutiva. Bisogna dialogare con le persone che sanno fare veramente il loro mestiere. Non c’è fortuna nel successo, bensì cercarsi le possibilità, le opportunità, mettersi in discussione ogni giorno”. Maramotti, ha terminato promettendo di raddoppiare lo sforzo per il premio con più persone, mezzi economici, sottolineando, però, che quel che maggiormente serve è la conoscenza e la volontà di trasferirla. Fra manuale e digitale l’ospite d’onore: Edward Buchanan (creative mukltitasking) riferisce che sale le scale sempre a piedi, eccellente metafora, per imparare a costruirsi il futuro, aggiunge che internet e il cellulare sono solo un box da cui patire. Lui recupera sempre oggetti, persone, colori anche per la strada, in ogni dove ed ha creato con materiale di upcycling l’abito per l’amica e star Skin, che ha partecipato a Sanremo.  Lo intervista Tamu McPherson ambasciatrice della diversità, dell'uguaglianza e dell'inclusione per la Camera Nazionale Della Moda Italiana, che rimarca i concetti di Buchanan, il quale fa ricerca anche negli archivi e nel vintage. Fra i coordinatori del premio Valeria Barbantini; hanno guidato gli studenti del Chierici le docenti Marilena Soncini e Simona Messori, col dirigente Daniele Corzani, per il Nobili: Alessandra Bertoli, Grazia Serpe, Rosalba Colapietro, Maria Teresa Lo Priore e la dirigente Elena Guidi. I premiati, Nobili, I premio: Alex Grasso (IVA); II: Meryam Es Sahly (IVC); III: Giulia Lin (IVB); menzioni speciali: Deyanira Cagnoli (IVB), Elena Di Gregorio (IVB). Liceo Chierirci: I premio: Elisa Gazzini (IVA), II: Caterina Scapinelli (IV I); III: Riola Tahiri (IVA); menzioni: Veronica Marchetti (IV I), Noa Pelliciari (IV I).

MB