A Reggio Emilia, le "Donne Costruttrici di Storia"
Riscoperte dai Giovani del Chierici
Un'iniziativa che va dritta al cuore della comunità, valorizzando il ruolo delle donne nel costruire la storia e l'identità del territorio reggiano. Questo è il progetto regionale per conCittadini (Assemblea legilsativa dell’Emilia Romagna, dal titolo: "Donne che hanno costruito la Storia di Reggio Emilia" realizzato con passione da 120 studenti del Liceo Artistico Gaetano Chierici. Sotto la guida dei docenti Mariagiuseppina Bo (referente di progetto e delle classi IIIE, IVE,IVB), Maria Rita Chiefari(IG) e Danilo Villa (IVD), i ragazzi non si sono limitati a un'indagine storica: hanno intrapreso un vero e proprio percorso di crescita e consapevolezza, svolto in piena inclusione. Il progetto, sostenuto conCittadini" (Assemblea legislativa regionale), ha spinto gli studenti a esplorare il passato e il presente, partendo da figure iconiche come Matilde di Canossa fino ad arrivare a Marwa Mahmoud, ma senza tralasciare le "donne della porta accanto". Si tratta di quelle figure spesso silenziose ma fondamentali: resistenti, profughe, emigrate, immigrate, perfino circensi, che con la loro tenacia e il loro "non arrendersi mai" hanno plasmato e continuano a plasmare il tessuto connettivo della comunità reggiana. Un lavoro sul campo che ha visto i giovani impegnati in interviste, sopralluoghi in biblioteche e archivi, liberandosi da stereotipi e pregiudizi e scoprendo come le donne siano state e siano sempre protagoniste, ben oltre il ruolo di cura. Il culmine di questo percorso si è celebrato la mattina del 4 giugno al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, alla presenza della dirigente Elena Ferrari. Un evento che ha visto i ragazzi stessi leggere le storie delle donne, alternate a momenti musicali alla tastiera curati dal docente e maestro Danilo Villa. A sottolineare l'impegno per l'inclusione, è stata proiettata anche una storia in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). La commozione è stata palpabile nel ricordo di figure recentemente scomparse come Carla Rinaldi (presidente della Fondazione Reggio Children) e la partigiana Teresa Vergalli, le cui testimonianze inedite hanno offerto spunti di riflessione profondi. Spazio anche alla memoria di Genoeffa Cocconi, madre dei sette Fratelli Cervi, e alle donne del Giardino delle Giuste, affiancate da testimonianze dirette di donne contemporanee come Liliana Cosi, Maria Cristina Costa e Sara Piccinini. La partecipazione del pubblico è stata significativa, con molte delle donne "raccontate" presenti e un sorprendente numero di oltre 40 enti collaboratori, segno di un interesse crescente e di una rete territoriale sempre più forte. Attraverso l'analisi di fonti e la ricostruzione biografica, i giovani ricercatori hanno affinato competenze di scrittura e pensiero critico, imparando a distaccarsi dall'uso distorto delle nuove tecnologie e dei social network. Il progetto ha promosso un profondo rispetto dell'identità femminile in tutte le sue sfaccettature, la conoscenza dei diritti e la capacità di analizzare le discriminazioni globali. Un esempio virtuoso di come la storia possa diventare uno strumento concreto per affrontare le sfide attuali e ispirare i giovani a compiere scelte consapevoli per il loro futuro. Hanno partecipato il dirigente scolastico provinciale Paolo Bernardi, lo staff di conCittadini, con Carla Brezzo e collaborato gli assessori Marco Mietto, Marwa Mahmoud, Annalisa Rabitti, la consigliera Cinzia Ruozzi, Francesca Bedogni, (vice presidente della Provincia), Elena Carlettti ( consigliera regionale e presidente della commissione Pari opportunità).Il progetto è entrato nel podio della rosa di coloro i quali hanno ricevuto il terzo premio di conCittadini su ben 123 progetti presentati fra comuni, Province, enti del terzo settore, Anpi, altre associazioni.
MB